
Ho imparato a guardare la Luna
regia e sceneggiatura di Anna Fraioli.
Nuovamente e finalmente in scena
per ridere insieme sulle nostre paure.
Una commedia divertente a tratti esilarante.
Teatro Ghione
dal 25/09/2021 al 26/09/2021
Via delle Fornaci, 37. (zona San Pietro)
le date
- Sabato 25/09/2021 ore 21:00
- Domenica 26/09/2021 ore 21:00

Quante volte ci siamo accorti di aver perso un'occasione per noi importante?
Quante volte capita di chiederci se quello che stiamo facendo nella nostra vita, nel lavoro, nelle relazioni, va bene per noi ed è quello che desideriamo davvero?
Dove trovano origine le scelte che facciamo, che apparentemente ci sembrano libere, ma che invece trovano il loro fondamento in molti messaggi come "è così che deve andare", "devo pensare alle cose serie", "non ho tempo per questo", "devo fare tutto alla perfezione?"
Con l'ironia della Bottega, questa commedia, ispirandosi ad alcuni concetti che ritroviamo nell'Analisi Transazionale e al tema dell’Ombra di Jung ci mostra le parti nascoste di noi, quelle che non sappiamo di avere ma che agiscono condizionandoci.
E, perché no, è una commedia che aiuta a darci delle risposte su come gestirle per scrivere finalmente in libertà il copione della nostra vita.
Chi è disposto a scoprire la ricetta giusta del vivere ciò che desideriamo davvero e imparare a guardare la Luna?
Sinossi
Massimo è un ragazzo con tanti sogni inespressi e tanta timidezza.
Sofia è una ragazza dolce e con qualche nevrosi.
Massimo si rivolge a una psicologa per cercare di capire come può approcciarsi alle ragazze. Sofia si rivolge a una psicologa perché sente di avere molti aspetti della sua vita irrisolti.
Il lavoro terapeutico farà venir fuori parti di sé che non sapevano neanche di avere.
Il lato oscuro della Luna. O quello che più risplende? Ma loro impareranno a guardarla, la Luna. Tutto a ritmo di jazz.
con gli attori della Bottega dell'Attore:
Elisabetta Baldi, Serena brilli, Giulia Desideri, Elisabetta Madau, Anna Malloni, Massimo Natoli, Ilaria Pierandrei, Eleonora Poggiu, Matteo Simoncelli, Marco Tavani.
dicono dello spettacolo:
recensione di Andrea Croce - 27/09/2021
Come in un romanzo pirandelliano, la divertente commedia di Anna Fraioli (sceneggiatrice, commediografa e regista teatrale di grande talento) affronta in profondità il tema della frammentazione dell’io e dell’equilibrio tra l’essere e l’apparire, tra il volto e la maschera. Un tema che scava nella dimensione interiore dell’essere umano e che porta allo scoperto il conflitto tra la libertà dell’istinto passionale, per sua natura anarchico, e l’identità razionale, il “logos”, che quella libertà vorrebbe restringere dentro le regole della morale e delle convenzioni sociali storicamente determinate.
Dimensione in realtà variegata nelle mille facce che danno voce alle nostre tensioni interiori e solo apparentemente differenziata, tra uomo e donna, da una sensibilità “emozionale, poetica e sognatrice” che avrebbe natura tipicamente femminile (sul punto, Alda Merini paradossalmente scriveva che la sensibilità non è donna, è umana, ma quando la trovi in un uomo diventa poesia).
Nella commedia di Anna Fraioli i protagonisti, un uomo e una donna caricaturalmente “imbranati” ma segretamente innamorati l’uno dell’altra, appaiono incapaci di relazionarsi per l’assoluto dominio della propria identità razionale e inibitoria su quella, pur viva e presente, dell’attrazione e della libertà istintiva.
I due si cercano senza mai incontrarsi davvero almeno fino a quando, con l’aiuto delle rispettive psicoterapeute, non riusciranno a liberare la propria sensibilità emotiva - artistica, direi, nel suo significato etimologico di capacità espressiva - che, da sola, consentirà ad entrambi di trovare l’armonia tra le diverse e contrastanti anime interiori e, quindi, di abbandonarsi all’amore, alla poesia dell’esistenza.
Non con l’io razionale del pensiero censore, dunque; non con quello della passione istintiva e materiale, ma lasciando vivere l’io bambino delle emozioni e del sogno “visionario”, quello dei progetti, del futuro. L’unico che consente a due anime di aprire gli occhi alla vita “imparando a guardare la luna”, per godere del suo lato luminoso lasciandosi andare senza paura al mistero del suo lato oscuro.
Con l’abile regia di Anna Fraioli, con le splendide scenografie di Marco Papalia ed impeccabilmente interpretata da un cast di giovani attori di provata esperienza (tutti provenienti dai laboratori di teatro de “La Bottega dell’Attore” diretto dalla stessa Fraioli, come Elisabetta Baldi, Serena Brilli, Giulia Desideri, Elisabetta Madau, Anna Malloni, Massimo Natoli, Ilaria Pierandrei, Eleonora Poggiu, Matteo Simoncelli e Marco Tavani), “Ho imparato a guardare la luna” trascina lo spettatore in un ritmo incalzante di cambi di scena dove la comicità domina e alleggerisce il dramma interiore dei protagonisti, lasciandogli il “retrogusto” della riflessione profonda sulla propria personale esperienza.
Non per niente, la commedia ha riscosso il caloroso consenso del pubblico presente al teatro Ghione il 25 e 26 settembre 2021 nell’ambito della Rassegna di Teatro ideata e presentata dall’Associazione “Cometiamo” con la direzione organizzativa di Maurizio Zucchetti e quella artistica di Giuseppe Vitale.
Un buon inizio per una ripartenza che riaccende i motori nel mondo dell’arte e della cultura.
Teatro Ghione
Via delle Fornaci, 37.
(zona San Pietro)